Quando Muniraji arriva

Quando Muniraji arriva a Hairakhan, Babaji vuole che noi lo si riceva con un rispetto particolare, come un guru, un santo. Dobbiamo andargli incontro sul fiume, inchinarci a lui, preparargli un posto per sedere e fargli la puja nella hall; io in particolare devo offrire ogni volta un piccolo party nella mia camera, nutrirlo, servirlo.

Certamente è un essere speciale, con un bel volto orientale, dolce, tranquillo; in sua presenza si sente molta pace, molta tranquillità. Parla pochissimo, come se la sua mente fosse vuota; è umile, non cerca mai di affermarsi o di fare mostra di Sé, sempre attento a servire Babaji e tutti noi, è un grande esempio.

Babaji ci ha detto che si è incarnato appositamente come un padre di famiglia, per insegnare che si può vivere nel mondo, e essere santi al tempo stesso. Certamente è un esempio impeccabile ed è dedicato a Babaji con tutto se stesso; si cura di tutti, ci spedisce a Hairakhan le merci necessarie per l’ashram, di qualsiasi cosa si abbia bisogno si può andare da lui e si è accolti con un sorriso.

Babaji ci ha detto che un giorno Muniraji avrà un grande compito da assolvere per Lui. Mi sono chiesta preoccupata se in futuro Babaji scomparirà come è apparso, misteriosamente, nell’infinita coscienza cosmica. Babaji e Muniraji l’altro giorno si sono guardati sorridendo negli occhi, lo stesso sguardo in entrambi: radioso, dolcissimo, languido, ironico, la consapevolezza di una grande Verità.

Diario Indiano, Babaji Il Cielo in Terra, 12 anni con Babaji aDiario Indiano, Babaji Il Cielo in Terra, 12 anni con Babaji a Hairakhan, di Gora Devi Valeria Bonazzola

libro ed ebook J. Amba Edizioni https://www.j-ambaedizioni.com/diario-indiano

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